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Intervista al Responsabile del Coordinamento Nazionale del Personale Navigante UGL Trasporto Aereo Comandante Marcello Consalvi

Intervista al Responsabile del Coordinamento Nazionale

del Personale Navigante UGL Trasporto Aereo

Comandante Marcello Consalvi

 

Comandante Consalvi, perché la UGL Trasporto Aereo ha deciso di costituire un Coordinamento Nazionale del Settore del Volo?

La decisione di costituire questo nuovo organismo all’interno della nostra Federazione Nazionale, è stata assunta collegialmente dai Dipartimenti Nazionali del PNT e del PNC, per rispondere con maggiore tempestività alle mutate esigenze del Trasporto Aereo, ma anche per essere in grado di coordinare con maggiore determinazione e qualità, dimensioni rappresentative della nostra Federazione notevolmente superiori rispetto al passato.

Vi è ormai l’ineluttabile ed inderogabile necessità di adeguare gli assetti organizzativi sindacali a scenari che sono mutati rispetto anche solo a pochi anni fa.

Ovviamente, resta del tutto indipendente l’attività dei due esecutivi nazionali, anche per le differenti aree professionali che richiedono attenzioni e valutazioni specifiche.

 

Qual è il suo punto di vista sullo stato dell’arte delle principali aziende italiane del Trasporto Aereo ovvero Alitalia e Meridiana ma anche di Air Dolomiti dove UGL Trasporto Aereo è fortemente radicata e Blue Panorama?

Tutto il movimento sindacale Confederale si è attivato ed ha partecipato alla predisposizione delle migliori condizioni per tentare di salvare Alitalia SAI con il protocollo di aprile 2017 poi respinto, come noto, dal referendum Alitalia.

Dopo l’avvio inevitabile dell’amministrazione straordinaria abbiamo proseguito, su mandato dei lavoratori, a sostenere che i sacrifici che ci erano stati proposti non erano sostenibili e ad oggi, ci troviamo di fronte alla piena efficacia delle regole contrattuali che resteranno in vigore sino al prossimo mese di ottobre.

Stiamo, ovviamente, tentando di far capire all’azienda ed in particolare ai Commissari Straordinari, che il problema di Alitalia non è il costo del lavoro dei dipendenti, ma la mancanza di adeguati introiti a causa di scelte industriali non adeguate, che in passato hanno minato il futuro della compagnia e dei suoi lavoratori.

Basti pensare all’assetto della flotta AZ che è sbilanciato verso il medio raggio, ovvero verso quel settore che soffre la concorrenza spietata ed in alcuni casi anche sleale (e mai veramente contrastata dalle istituzioni) delle compagnie Low Cost e Low Fare.

Credo, tuttavia, che l’operato dei Commissari sia positivo e che paradossalmente stiano portando risultati generalmente superiori a quanto fatto dai precedenti amministratori.

Sulla questione Meridiana siamo in attesa di ricevere dal Ministero dello Sviluppo Economico, precisi chiarimenti relativi all’avvio dell’alleanza con Qatar, senza la quale difficilmente potrà esserci un futuro dimensionale adeguato per questo storico gruppo industriale. Per la società Blu Panorama, conosceremo a stretto giro di posta l’esito della vendita e nel breve saremo certamente convocati nelle competenti sedi istituzionali. In quest’azienda dobbiamo comunque evidenziare che si è ben operato e che vi sono interessanti prospettive di sviluppo a dimostrazione che nel Trasporto Aereo si può agire con profitto.

Air Dolomiti, è una società molto performante che opera in un settore di nicchia con sede a Verona. In termini sindacali UGL si vanta di essere in quest’azienda il primo sindacato per dimensione rappresentativa.

 

Parliamo di politiche del Trasporto Aereo.

Quale potrebbe essere la sua ricetta per rilanciare questo segmento industriale italiano?

Ritengo che il Trasporto Aereo italiano abbia subito una deregulation selvaggia e chi avrebbe dovuto controllare e regolare la gestione di questo processo industriale, ha omesso di farlo.

Si pensi alla indecente ed incondizionata libertà di movimento che le compagnie Low Cost hanno avuto nel nostro Paese, al contrario di altri che hanno protetto in ogni modo il loro Sistema industriale in questo ambito strategico.

Ancora oggi ci troviamo nel caos più totale con aziende straniere che pur dovendo operare sul nostro territorio, secondo le normative della direttiva Bolkestein, agiscono al contrario, con assoluta indifferenza bypassando con stratagemmi e quant’altro, le norme previste a tutela del sistema del Trasporto Aereo nella sua complessità beneficiando, quindi, di asimmetrie competitive che generano, per questi soggetti, costi inferiori di esercizio a tutto vantaggio delle loro politiche tariffarie.

Tralascio, per brevità e sintesi, il problema dei finanziamenti indiretti di alcune Regioni, erogati in favore di una grande e nota Low Cost che ha, in parte contribuito, allo sfacelo attuale.

E’ come se due negozianti che si occupino dello stesso settore merceologico si facessero concorrenza tra loro, con uno dei due soggetti che sostenga costi, gravami fiscali e contributivi ben inferiori all’altro.

La concorrenza sarebbe impossibile e la fine, nei fatti, scontata.

Credo che il Governo debba prevedere una Cabina di Regia urgente, per ridisegnare assetti e procedure di gestione del Trasporto Aereo, con la partecipazione qualificata di tutti gli attori interessati. Non solo funzioni governative e ministeriali interessate, ma anche ENAC, società di gestione e delle aziende interessate.

Senza un riordino totale e senza una regia complessiva, non potremo mai intercettare i livelli di crescita con percentuali a due cifre, che altre nazioni confinanti stanno di fatto attuando.

Altro necessità non meno urgente è quella di attuare una nuova politica degli aeroporti, perché è inaccettabile lo sperpero di risorse su scali minori, non utili al sistema.

Si deve prendere coscienza che, se non ci muoveremo in fretta e con serietà, saremo presto surclassati da Stati vicini (come ad esempio la Turchia) che si stanno candidando a raddoppiare i livelli di crescita del Trasporto Aereo.

 

Parliamo di Alitalia, lei è un Comandante di lungo raggio; qual è la sua opinione sulla sua categoria Professionale e quali sono le idee che UGL Trasporto Aereo sta promuovendo per valorizzare il futuro professionale dei Piloti?

La domanda richiederebbe spazi editoriali ben superiori.

Mi limito a precisare che la UGL Trasporto Aereo rappresenta molti Piloti e molti Comandanti. Nella qualifica dei Comandanti abbiamo il piacere e l’onore di avere tra i nostri rappresentati anche coloro che ricoprono incarichi di grande responsabilità in Alitalia, ovvero i TRE (Controllori) ed i TRI (Istruttori) oltre a coloro che sono ormai Comandanti da moltissimi anni.

Riteniamo che il ruolo di Comandante debba essere sempre oggetto di aggiornamenti professionali e di adeguamento delle politiche di valorizzazione professionale, in linea con le major europee.

Per quanto concerne i Primi Ufficiali, siamo altresì radicati ed abbiamo elaborato una nuova idea atta a rispondere, con maggiore concretezza, alle necessità di questa figura professionale.

Riteniamo che Alitalia debba valorizzare questa importante qualifica, anche alla luce delle mutate necessità operative che hanno determinato l’incremento di efficienza e delle relative responsabilità di questa categoria intercettando non solo risparmi ma anche potenziali e sostanziali guadagni.

Da sempre UGL Trasporto Aereo sostiene in ogni dove ed in ogni occasione di confronto con Alitalia, ma anche con le altre aziende in cui siamo rappresentativi, che la figura dei Primi Ufficiali proprio per le succitate motivazioni debba prevedere un nuovo sbocco professionale e per questo, prevedere l’utilizzazione della qualifica del Captain Stand By per coloro che hanno maturato una notevole esperienza nel ruolo.

La previsione della qualifica del Captain Stand By è certamente in grado di racchiudere le reali necessità dei Primi Ufficiali che svolgono la loro attività professionale da molti anni.

Di fatto, in Alitalia, ci pregiamo di avere Primi Ufficiali con una notevole esperienza di volo, comunque spesso superiore a quella dei Comandanti di altre aziende nazionali ed internazionali.

Alitalia potrebbe essere una delle poche compagnie aeree ad avere due Comandanti in cockpit di comprovata esperienza e ciò rappresenterebbe un estremo guadagno in termini di sicurezza ed immagine.

Si pensi che per diventare Captain Stanb By servirebbero tre simulatori e 6 tratte in volo.

Come UGL Trasporto Aereo stiamo pensando, di fatto, di assegnare prerogative funzionali del Comandante a chi è di fatto stato ai comandi per migliaia di ore di volo.

La figura del Captain Stan By è una GRANDE OPPORTUNITA’.

Alitalia potrebbe programmare la rotazione delle risorse in funzione delle necessità e non delle emergenze, traendone ampi benefici gestionali ed economici.

UGL Trasporto Aereo ha inoltrato in azienda questo progetto che ci renderebbe all’avanguardia nel mondo.

Comandante Consalvi, parliamo di Previdenza Complementare.

La previdenza Complementare è una grande opportunità per tutti i dipendenti.

Sapere che la propria prestazione pensionistica è fortemente ridotta, in termini di aspettativa economica, a causa delle intervenute leggi che hanno modificato le modalità di calcolo e le aliquote di riferimento, ci dovrebbe indurre a valutare l’opportunità di aderire ad un Fondo studiato per il nostro settore e protetto e tutelato dalle rigide normative della COVIP.

Il Fondo Complementare del personale Navigante, denominato FONDAEREO, di fatto riesce a produrre con una normale contribuzione e nella media degli anni di lavoro di un navigante, interessantissime quote integrative sulle singole prestazioni pensionistiche.

Non aderire al Fondo categoriale significa, di fatto, perdere la quota contributiva a carico delle aziende e perdere ottimi rendimenti da investimento qualificato.

Purtroppo la disinformazione imperante messa in atto da chi ha interessi divergenti da quelli dei Naviganti e che specula in tal senso, ha prodotto una concreta campagna di disinformazione. Su questo fronte la UGL Trasporto Aereo da sempre promuove frequenti e ripetute campagne informative.

Resta comunque sovrana la libertà individuale di scegliere e decidere.

 

Comandante Consalvi, in conclusione cosa pensa per il futuro di Alitalia e quali auspici si pone come dipendente aziendale?

Ritengo che Alitalia sia stata amministrata in modo non adeguato alle sue peculiarità.

I principali stati europei sono cresciuti nel settore industriale del Trasporto Aereo con percentuali a due cifre e le previsioni IATA riferite alla crescita dicono che nel mondo si volerà sempre di più e che il traffico passeggeri è destinato a raddoppiare tra il 2030 e 2040 passando da 3.8 miliardi del 2016 a 7,2 miliardi del 2035 con un indice CAGR del 4.9% annuo.

Con le attuali previsioni politiche del Trasporto Aereo e con l’ampliamento delle liberalizzazioni si potrebbe superare il tetto dei 10 miliardi di passeggeri per anno.

Con uno scenario protezionista, al contrario, la crescita potrebbe rallentare sino a poco meno dei 5 miliardi di passeggeri.

Solo nel 2016 gli scali europei hanno superato la soglia dei 2 miliardi di passeggeri con un trend in crescita rispetto all’anno precedente. Il sistema aeroportuale italiano chiude il 2016 in positivo con 164 milioni di passeggeri e con 1 milione di tonnellate di merci e con un +4.8% sul traffico passeggeri rispetto al 2015.

Alitalia ha quindi potenzialità di crescita davvero notevoli, considerando che ha trasportato nel 2016 oltre 23 milioni di passeggeri, su un potenziale come detto davvero superiore.

Possiamo quindi mettere in campo nuove strategie politiche, investire sulle rotte di lungo raggio ed in particolare sulle direttrici più ricche che oggi abbiamo colpevolmente abbandonato. Occorre ripensare la struttura del network ed avere il coraggio di voltare pagina nelle modalità di gestione degli equipaggi valorizzando il loro lavoro e riducendo i carichi di lavoro che sono ormai oltre la soglia di sopportazione. E questo è possibile.

Come dipendente intendo partecipare attivamente alla crescita di ciò che saremo, costruendo davvero le basi per il rilancio, questa volta globale, di Alitalia.

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