Il Contratto agli artt. 26 per il PNT e 23 per il PNC prevede che: “….per ora di volo effettuata, s’intende l’ora di volo block to block schedulata.”

In poche parole la retribuzione del P.N. è strutturata, per quanto concerne l’attività di volo, con il riconoscimento delle ore di volo schedulate.

Gentili colleghi,

la nostra Organizzazione Sindacale porta all’attenzione della Categoria del Personale Navigante, una “nuova” problematica ovvero quella degli schedulati di volo.

Prima di entrare nel merito, è necessario ribadire alcuni concetti:

  •  abbiamo tentato invano, nello scorso rinnovo contrattuale unitamente alle altre OOSS, di ripristinare la condizione di miglior favore tra attività di volo schedulata e volato effettivo;
  • abbiamo anche tentato un approccio tecnico e ovviamente sindacale, con Alitalia per sollevare questo problema che allo stato dei fatti, non è più eludibile.

 

Cosa sta accadendo:

La nostra azienda sta modificando semestralmente gli schedulati, tramite una costante ridefinizione degli stessi. Questa prassi, seppur legittima dal punto di vista commerciale, produce per la mancanza di un sistema di PROTEZIONE REALE effetti negativi sulle nostre retribuzione.

Abbiamo tutti verificato che determinate linee sono oggi più brevi in termini di schedulato orario ed inadeguate (alle volte) ai fini dell’effettiva durata del volo.

Questo può determinare, nel complessivo monte ore di volo individuale, che i naviganti abbiano riconosciuti  X minuti in meno rispetto agli stessi voli operati nei periodi precedenti.

Tali riduzioni, per effetto dell’attuale sistema retributivo, possono produrre una percentuale più che sensibile di abbattimento delle singole retribuzioni, in funzione di come sono assemblati i turni mensili.

Cosa afferma l’azienda:

Alitalia sostiene che tale prassi è pienamente legittima, nonché attuata dai maggiori competitors di riferimento e che, soprattutto tra il consuntivo delle ore di volo programmate e quelle effettivamente retribuite al P.N, il vantaggio complessivo è ancora a nostro favore.

La UGL TRASPORTO AEREO ritiene che tale prassi sia inadeguata ed iniqua

  1. La giustificazione fornita da Alitalia non è, a nostro parere, esaustiva né tanto meno adeguata a dimostrare l’infondatezza della nostra tesi, ovvero che questa prassi può colpire indiscriminatamente tutti i lavoratori, chi più chi meno.
  2. La riduzione degli schedulati, così come operata, incide direttamente sulla retribuzione dei naviganti.
  3. Il costo del lavoro del P.N. è stato “fotografato” alla data della firma del contratto ed è prodotto anche dalle ore di volo del P.N.
  4. Il P.N. è retribuito con fasce orarie IVO che sono direttamente influenzate dalla riduzione degli schedulati;
  5. Studi legali di massimo livello da noi interpellati, hanno redatto pro-veritate che confermano i nostri dubbi; la riduzione a posteriori degli schedulati (rispetto a quelli esistenti all’atto del rinnovo del CCNL) comporta interferenze con la qualità della retribuzione, considerato ovviamente, l’attuale impianto normativo.

Proposta della UGL TRASPORTO AEREO

Nelle more della definizione di una soluzione adeguata che potrebbe passare per il ripristino della vecchia normativa esistente in Alitalia LAI, proponiamo all’azienda di istituire lo schedulato amministrativo ovvero, di fotografare gli schedulati di luglio 2014 e utilizzarli per l’effettiva retribuzione delle tratte effettuate dal P.N. qualora gli stessi siano stati soggetti a riduzione.

Questa prassi tutelerebbe tutti, indipendentemente dalle modifiche apportate agli schedulati che a questo punto, sarebbero ininfluenti sulle retribuzioni del P.N.

Su questo tema lanciamo un invito a tutte le altre componenti Confederali, affinché possano condividere il percorso da noi intrapreso.

Come UGL TA faremo di tutto per sensibilizzare l’azienda all’avvio di un confronto su questo tema.

Roma, 4 giugno 2015

 

Dipartimenti Nazionali Personale Navigante

UGL TRAPORTO AEREO