Meridiana il momento della verità
scegliete da che parte stare!
Con lo sciopero dello scorso venerdì siamo entrati nella fase comunque finale della nostra vertenza. Una vertenza a difesa dell’occupazione. Come ci è capitato di ascoltare nel corso della simbolica e pacifica occupazione della palazzina direzionale, difendiamo tutta l’occupazione. Non facciamo distinzione infatti tra categorie, mansioni, qualifiche, basi. Parliamo di tutti i posti di lavoro di tutte le donne e gli uomini dipendenti del gruppo meridiana. Questo lo hanno capito in molti ma non tutti. Nella lista di chi non lo ha capito naturalmente spicca chi fa credere di rappresentare il lavoro mentre rappresenta altri interessi condivisi con l’AD Scaramella. Non lo hanno capito i pochi che hanno preferito non aderire agli scioperi pensando di poterci guadagnare qualche bieco benefico personale. Vogliamo chiarire per l’ultima volta che il nostro obiettivo rimane la salvaguardia occupazionale di tutti. Questa vertenza si nutre e cresce su principi di solidarietà e coesione tra uomini e donne, tra lavoratrici e lavoratori di un gruppo che ha preso decisioni su cui ci aspettiamo che si finisca in tribunale, che passano dalla mattanza occupazionale in TUTTE le categorie di personale. Nessuna direzione è salva. Nessuna base è salva. Nessuna professionalità è salva. Da questa vertenza si esce vincendo o perdendo. Si vince se si cancellano TUTTI i licenziamenti, si perde se non ci si riesce.
Per questo invitiamo i crumiri vari ( si può essere crumiri in diversi modi e non fa molta differenza ) ad una seria riflessione. Siamo al momento della verità. Si può essere crumiri anche pensando di difendersi egoisticamente accettando il ricatto del job posting della inadeguata squallida dirigenza. Rinunciare ai propri diritti, donarsi a chi ricatta, coprire lo sciopero del collega, nascondersi e non partecipare ad una manifestazione sono tutti atti che presenteranno un giorno il conto davanti al proprio specchio.
Se vinceremo la nostra lotta porterà a salvaguardare i posti di lavoro e i diritti di tutti. Se perderemo non ci sarà il si salvi chi può. Nella pessima ipotesi di registrare una sconfitta ci si troverebbe di fronte ad un appuntamento: l’accordo per la mobilità. In questo caso il bivio propone: atto unilaterale e impugnativa di massa dei licenziamenti stessi o accordo sindacale su criteri. Se fosse questa ultima vi diciamo fin da ora che i comportamenti squallidi da furbetti non producono avanzamenti nella lista.
Siamo però convinti, dopo l’esperienza dello sciopero di venerdì e della manifestazione che ha visto la partecipata o comunicata solidarietà di istituzioni, politici locali e nazionali, e di tanti colleghi e colleghe di lavoro, che non basteranno i ricatti e le bugie di una dirigenza piccola piccola, non basteranno nemmeno pochi crumiri di turno a fermare la nostra lotta che diventerà sempre più forte e determinata fino al raggiungimento dell’obiettivo:
Salvare tutti i posti di lavoro
La lotta prosegue e non si fermerà. Uniti, sempre di più e sempre più determinati
p.s. ai pochi dubbiosi vari un invito : scegliete consapevolmente da che parte stare
Rsa Filt Cgil Fit Cisl UglTrasportoaereo
aprile 2014