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SIAMO ALLE SOLITE…

Ci parlano di cambiamenti   radicali rispetto al passato in termini di proprietà e di gestione ma i metodi sono rimasti quelli della vecchia Alitalia.

Ci riferiamo al tanto decantato job posting aziendale, che dovrebbe garantire equità e trasparenza in merito alla ricerca di personale da assegnare a nuove mansioni. Quanto avvenuto sullo scalo di Linate è proprio l’esatto contrario, perché per la ricerca di responsabili in turno e capi scalo di servizio non sono stati aperti job posting ma sono state scelte unilateralmente dall’azienda un esiguo numero di persone da avviare alla selezione, avvenuta il giorno 10 giugno a Roma, escludendo a priori altri lavoratori/ici che hanno le stesse capacità professionali dei lavoratori indivuduati dall’azienda.

Inoltre, risulta incomprensibile il motivo per il quale i colleghi demansionati dalla procedura di licenziamento per la figura di RIT sono stati presi in considerazione e per la figura di capi scalo, invece, no. Qual è la logica? Noi non abbiamo nulla contro i lavoratori che hanno partecipato alla selezione; dobbiamo però denunciare che queste scelte aziendali contribuiscono a dividere e a discriminare alcuni a favore di altri, pur in presenza di identiche capacità professionali, non garantendo così la possibilità a tutti di intraprendere un percorso di crescita che dovrebbe, invece, essere garantito.

Non possiamo fare altro che esprimere la nostra totale contrarietà a questa gestione messa in atto dall’azienda, che ci fa rivivere un passato che credevamo finito con il cambio della proprietà e dell’avvio della nuova Alitalia.

 

Linate, 19 giugno 2015

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