COMUNICATO
Con riferimento all’accordo del 3 giugno scorso e relativamente a quanto concordato per l’area “Ground”, nonostante i numerosi incontri tra RR.SS.AA e Azienda, a tutt’oggi sono diversi i punti per cui urgono chiarimenti ed approfondimenti in merito.
1) Denunciando, relativamente alle mensilità di luglio ed agosto, un disordine amministrativo che ha comportato anomalie nel riconoscimento delle indennità fisse legate alle polivalenze condivise nell’accordo, segnaliamo un impiego non corretto delle figure professionali e una non corretta organizzazione nella composizione delle squadre di lavoro in area pista, che non garantisce il rispetto degli standard di qualità e sicurezza richiamati congiuntamente nell’accordo stesso.
Da non sottovalutare poi il mancato riconoscimento nei mesi appena trascorsi dalla firma dell’accordo, del “premio di risultato variabile Ground” , emblema e conseguenza dell’incapacità aziendale nel raggiungere i target che lei stessa si era prefissata.
2) Premettendo che già nell’avvio della fase attuativa dell’accordo, sono emerse distanze su un’interpretazione condivisa di quanto concordato sulle turnazioni del personale, a tutt’oggi l’azienda insiste su un modello di turnazione non più legato a delle sindacabili “griglie turno” , ma ad uno sviluppo sostanzialmente personalizzato del turno di lavoro.
Tale modello, sta mettendo fortemente e concretamente in discussione le potenzialità che dovrebbe esprimere il confronto, contrattualmente previsto, con le Organizzazioni Sindacali e conseguentemente il diritto di ciascun lavoratore ad un equo avvicendamento su tutte le turnazioni programmate nel proprio settore, nell’ottica di una distribuzione equa dei carichi di lavoro, degli indici di fatica e del rispetto di una sostanziale e dovuta perequazione economica.
Un modello che tra l’altro sta mettendo in luce tutta l’immaturità aziendale nell’essere in grado di gestirlo; infatti, quanto correttamente programmato e presentato alle Organizzazioni Sindacali, non trova una diretta e piena corrispondenza nelle turnazioni dei singoli lavoratori, spesso modificate dalle stessa “ linea operativa”, incapace di governare gli effetti gestionali del nuovo modello, tanto voluto dalla stessa Azienda.
Nello specifico, le Scriventi sottolineano anche il dissenso manifestato sulla decisione unilaterale dell’Azienda, di non garantire più a tutti i lavoratori i due giorni di riposo settimanale.
Denunciamo altresì che, nonostante i ripetuti incontri, ad oggi non è stato neppure possibile condividere ufficialmente tra RR.SS.AA e Azienda delle linee guida con cui , nel pieno rispetto dell’accordo, si debba costruire l’impalcatura del nuovo modello turnazioni al fine di garantire a tutti la massima omogeneità possibile nei turni settimanali, l’avvicendamento su tutti i turni previsti nel proprio settore e la conseguente dovuta alternanza nelle presenze.
3) L’azienda, nei mesi estivi e in tutte le aree, ha massimizzato l’utilizzo della flessibilità riguardante la possibilità di spostare uno dei giorni di FNL programmati. Ne ha massimizzato l’utilizzo a tal punto da coinvolgere anche tutti i tempi determinati in servizio.
L’accordo non prevede questa possibilità proprio perché la temporaneità di un contratto di lavoro a termine potrebbe non permettere il recupero dei giorni lavorati in più e previsti come FNL; si dovranno quindi a tutti coloro i quali non verranno programmate giornate di recupero prima della scadenza del contratto in essere, retribuire con le maggiorazioni previste dal contratto, tutte le giornate di “libero” lavorate.
Una sana e costruttiva gestione di questa flessibilità, considerate anche le tante difficoltà riscontrate nel calarla nella realtà operativa, avrebbe almeno potuto e meglio ancora dovuto tentare di concordare con i lavoratori interessati, le giornate di recupero durante la stagione invernale, e non assegnarle unilateralmente e d’imperio.
4) Ultimi, e di certo non per importanza, urgono chiarimenti anche sulla gestione delle 170 assunzioni concordate nell’area Ground.
Infatti delle 35 unità da assumere dalla mobilità come previsto dall’accordo, ad oggi ne sono state assunte circa 20 e soltanto in una delle due aree operative; l’Azienda quindi deve urgentemente chiarire con quali tempistiche e modalità completerà le 35 assunzioni certe previste dalla mobilità .
Per quanto riguarda le stabilizzazioni dei lavoratori precedentemente impiegati con contratto a tempo determinato, chiariamo che l’accordo prevede di dover procedere nel rispetto del criterio della data di primo contratto e di quello anagrafico in subordine, senza differenziazione alcuna tra le figure professionali e quindi evitando un eventuale e conseguente disallineamento dei bacini.
Per quanto chiarito, sembra evidente che l’Azienda ha massimizzato e mal gestito tutte le flessibilità previste dall’accordo del 3 giugno, senza però ottenere, e la stagione appena trascorsa e quella attualmente in essere lo dimostrano, i risultati ambiti e tanto sbandierati e garantiti alla stessa proprietà; emblema questo di un’evidente inadeguatezza e incapacità manageriale nel gestire un’area tanto complessa e strategica.
Per quanto sopra esposto, è urgente ed indispensabile un momento di incontro con le OO.SS per verificare congiuntamente il rispetto di quanto condiviso congiuntamente nell’accordo del 3 giugno scorso.
Fco 12 ottobre 2015
RSA ALITALIA Sai Area Ground
FILT CGIL – FIT CISL – UILTrasporti – UGLTrasportoAereo