Tutto si può fare di notte. L’oscurità aiuta a nascondere e confondere i contorni, anche degli accordi, nonostante ci siano firme che lo siglino e lo suggellino.
Nel Luglio del 2014 è stato firmato un accordo presso il Ministero dei Trasporti, che ha consentito l’avvio delle operazioni per la costituzione di Alitalia SAI.
Le linee guida erano chiare per quanto riguardava i requisiti pensionistici, tanto che in Autunno, alcuni dei nostri colleghi piloti, nel rispetto delle regole convenute e per salvaguardare altri posti di lavoro altrimenti a rischio, hanno smesso di volare, quantomeno in Alitalia SAI.
Ma evidentemente l’effetto “notte”, ha permesso il generarsi di aree grigie, cosicché i contorni dell’accordo, definiti e netti per la maggior parte di noi, si sono magicamente sfuocati per pochi. Ad oggi, qualcuno, con la stessa situazione pensionistica degli esodati di fine 2014, vola tranquillamente, quando ci sono piloti giovani fuori dalla nostra Azienda, e quando noi stessi siamo in regime di solidarietà.
In questo clima nebbioso, risulta difficile allinearsi alle regole precise che Alitalia SAI ci impone, quando essa stessa è la prima a disattenderle, sia con il suo silente consenso, sia con la sua mancata vigilanza.
La nostra intenzione è mantenere netti i contorni degli accordi, proprio per salvaguardare la “visibilità” del progetto Alitalia SAI per ognuno di noi.
“Tutto in una notte” non può essere sinonimo di “Le mille e una notte”; la fantasia, che permette cose non possibili e inaccettabili nella realtà, non può disegnare i contorni di un accordo.
Roma, 29 Giugno 2015