Facciamo il punto sulla questione Etihad Regional
Nella giornata di ieri (7 agosto) la società Alitalia SAI ha incontrato, secondo le previsioni dell’accordo del 21 luglio u.s., le Segreterie dei Trasporti, in merito alla tematica EY Regional ed in particolare all’imminente trasferimento della Base di Etihad Regional su Roma Fiumicino.
Dal prossimo ottobre 2015, la società Etihad Regional ha, infatti, deciso di spostare 66 naviganti (PNT e PNC) su Roma: questa decisione assume, secondo noi, una certa rilevanza nello scacchiere della politica aziendale che intendiamo comprendere in ogni suo aspetto.
Per tale motivo, stiamo procedendo ad una richiesta unitaria d’incontro.
Ricordiamo a tutti i colleghi, che Etihad Regional è operato da Darwin Airlines, che è il principale vettore regionale della Svizzera.
La compagnia è composta da una flotta di otto Saab 2000 turbopro e quattro ATR 72-500, ed opera voli (linee sottili) con gli ATR, che Alitalia per ricavi e costi, con l’attuale flotta, non potrebbe sostenere.
Su questo aspetto industriale, proprio per non perdere potenziali ambiti di crescita del gruppo Alitalia, abbiamo preteso, con l’accordo dello scorso 6 maggio u.s., una regolamentazione del fenomeno, pretendendo che fosse tuttavia ben circoscritta l’attività EY Regional.
La decisione del managment di Etihad di impostare una Base su Roma, è tuttavia una novità che, seppur secondo le dichiarazioni aziendali, non modifichi la struttura operativa di Etihad Regional (stesse 4 macchine ATR) e non determini, per ora, incrementi di aeromobili, ci obbliga ad avviare un processo immediato di confronto ed analisi del Piano Industriale di tutto il Gruppo.
Gli AAMM saranno posizionati uno su Napoli, due su Roma ed uno su Pisa.
Pretenderemo, quindi, comprensione e condivisione del processo in corso, senza trascurare minimamente il ruolo di Mistral, soprattutto alla luce della decisione di ridurre di 2 AAMM il suo utilizzo.
Anche in questo caso, riteniamo che ci debbano essere date risposte precise e condivisibili sempre e solo per salvaguardare la tutela occupazionale di lavoratori Italiani.
La salvaguardia dell’occupazione italiana è per UGL Trasporto Aereo una priorità e gli interrogativi che si aprono, all’alba dell’ingresso in Italia di questi lavoratori, andranno tutti chiariti.
In particolare a questi lavoratori dovrà essere applicato il contratto vigente nel Gruppo Alitalia, con particolare riferimento alle operazioni Regional, ovvero con gli aeromobili che hanno MTOW inferiore alle 52 tonnellate; in nessun modo accetteremo contratti svizzeri, peraltro dannosi e forieri di azioni di dumping contrattuale.
Abbiamo chiaramente invitato l’azienda al massimo rispetto del confronto preventivo, dichiarando che non accetteremo mai situazioni preconfezionate.
Dipartimento Nazionale PNT e PNC
UGL TRASPORTO AEREO