Problematiche HOTAC

 

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“….Le persone sono fondamentali

per il futuro di Alitalia”

Questo è lo slogan con il quale si inaugura ALITALIANS, il nuovo mensile aziendale.

Un concetto forte, positivo, che lascia intravedere (apparentemente) speranze per un cambiamento tangibile e visibile, dopo anni di slogan e promesse gettate al vento.

Con l’avvento della società Alitalia SAI ci era stato prospettato “un nuovo corso” finalizzato alla crescita della qualità della gestione del personale e del lavoro dei naviganti.

A tale sbandierata novità abbiamo dato credito con entusiasmo, confidando in uno spirito collaborativo, che si ponesse come obiettivo la crescita aziendale, coniugata anche ad una migliorata qualità della nostra vita lavorativa.

WELLNESS: questo è il termine utilizzato dall’A.D., massimo esponente aziendale, nel corso di un’importante incontro tra azienda ed OO.SS.

Peccato che, con una puntualità quasi svizzera, anche questa volta la correzione di tiro sia stata per certi versi ancora più repentina del passato e che l’illusione di trovarci davanti al nuovo, sia svanita al primo vero banco di prova.

Le scelte alberghiere per il Personale Navigante.

Prima di ogni considerazione di merito, doverosamente precisiamo che non intendiamo discutere del livello delle sistemazioni, ancorché contrattualmente previsto, né ci arrocchiamo su considerazioni pretestuose, che sarebbero ovviamente fuori tempo ed improprie.

Riteniamo però pienamente legittima la nostra riflessione su un tema contrattuale che tocca così da vicino la vita dei naviganti, i quali trascorrono i 2/3 della loro vita professionale fuori e lontano da casa.

Per questo motivo, siamo rimasti veramente basiti nell’assistere alle recenti numerose ed unilaterali variazioni delle  strutture alberghiere, compresa l’ultima di Tokyo che,  anticipando probabilmente anche per altre destinazioni analoghe decisioni sul tema, da parte del managment Alitalia, sposta gli equipaggi dalla città ad un albergo situato in aeroporto a Narìta.

La prima considerazione che balza agli occhi degli addetti ai lavori è che coloro che dovrebbero perseguire gli obiettivi del cosiddetto “WELLNESS”, hanno una visione ben diversa dalla realtà che viviamo come naviganti.

Evidentemente, la qualità della vita delle persone non è una priorità nelle scelte aziendali, considerando che non si tengono (di fatto) in considerazione le reali necessità degli equipaggi dislocati fuori sede.

Chi fa questa professione da anni, con ritmi sempre più vertiginosi e costantemente sotto pressione, sa bene cosa significa non poter intravedere almeno la possibilità di un minimo di svago per un reale recupero psicologico e quindi la decisione aziendale, per ora apparentemente limitata ad alcuni scali, di “segregare” gli equipaggi in aeroporto non risponde certo a criteri di WELLNESS.

Da un punto di vista economico, non c’è copertura per tre pasti negli hotel degli aeroporti e, soprattutto, di norma, in questi alberghi non esistono alternative di ristorazione.

La colazione inserita nella sistemazione di Narita, quasi come “regalia” per il PN da chi ha compiuto questa scelta, sarà un “beneficio” pressochè inutilizzabile per le differenze di fuso orario che si è costretti a subire.

Nessuno nega che sia necessario individuare, con costanza assoluta, ogni forma di accessibile ottimizzazione e risparmio, soprattutto in questa epoca di grandi difficoltà del Settore industriale del Trasporto Aereo.

Ma la cultura aziendale del saving, anche e soprattutto alla luce degli enormi sacrifici sostenuti dai Naviganti, non può introdurre ulteriori fattori di “sofferenza” per chi si trova cosi spesso lontano da casa.

Su questi temi, ed in particolare sulle sistemazioni alberghiere degli equipaggi,  eserciteremo la massima pressione sull’Azienda per porre un freno alla deriva intrapresa da Alitalia, per ripristinare quel livello minimo di dignità della nostra vita professionale ridimensionata ogni giorno dalla cieca logica di esasperato risparmio.

 

Roma 30 marzo 2015

 

Dipartimento Nazionale Personale Navigante

FIT CISL  – UGL Trasporto Aereo