LA REGOLA DEL SOSPETTO
A pochi giorni del tanto celebrato roadshow e delle tante parole spese anche per la categoria che ci pregiamo di rappresentare, ci sentiamo in dovere di dover fare alcune puntualizzazioni su quanto abbiamo ascoltato con attenzione facendo prima un breve passo indietro.
Nell’anno 2014 ci siamo trovati a dover sostenere un pesante sacrificio economico per permetterci di arrivare al tanto sperato gemellaggio con Etihad Airways, dandoci modo di arrivare agli attuali cambiamenti in atto.
Proprio a fronte di tali cambiamenti tutta la categoria si è unita, in qualche modo anche uniformata, accogliendo la nuova proprietà, arrivata in nome dell’innovazione, per cercare di far decollare quella che per Etihad Airways è una sfida, e per noi è una ragione di vita.
Detto ciò è del tutto evidente che non abbiamo alcun preconcetto verso coloro che hanno deciso di rilanciare questa Compagnia.
Saremmo però poco onesti se non sottolineassimo che alcuni passaggi dei discorsi ascoltati ci hanno lasciato con l’amaro in bocca. E non siamo soli ovviamente. Anzi da subito abbiamo avvertito la delusione di molti colleghi a cui alcuni passaggi, come quello dove l’assistente di volo spesso incalzerebbe gli ospiti di magnifica a mangiare con la giusta celerità perché deve andare a fare il proprio turno di riposo. Sono frasi che hanno lasciato tutti letteralmente di stucco.
Ora, ci chiediamo se questa è veramente l’immagine che la dirigenza Etihad si è fatta di persone che fanno questo lavoro con passione da oltre 30 anni, o se invece è stata soltanto una scivolata magari dovuta alla foga di dover presentare il tanto declamato Dine Any Time.
Per quanto ci riguarda, e crediamo che nessuno meglio dell’assistente di volo abbia il polso del gradimento del servizio offerto, mai nessun passeggero si è lamentato del prodotto offerto fino a giugno scorso. Né tantomeno che il turno di riposo degli assistenti di volo sia mai stato l’orologio che scandisce i tempi del servizio a bordo degli aeromobili. Semmai è vero il contrario. Al mondo siamo diventati “tristemente famosi” (purtroppo) sempre per le gesta “eroiche” delle dirigenze che si sono susseguite. Gli assistenti di volo sono sempre stati il fiore all’occhiello.
Non ci dispiace affatto invece ricordare, a chi provvidenzialmente parla di riposo a bordo, che il rest on board serve soprattutto a mantenere alta la sicurezza di tutta la fase del volo, aspetto di cui siamo certi, anche i nostri nuovi partner siano orgogliosi e attenti.
Inoltre poi, se realmente è questa la considerazione della nostra categoria, perché mai si propone un JOB POSTING tra gli assistenti di volo Alitalia, per andare a lavorare in Etihad? Perchè mai dovremmo lavorare nelle classi di maggior prestigio dei lussuosi Jet arabi, con opportunità di avanzamenti di carriera ecc ecc ?
Siamo sicuri quindi, che certe parole, così come quelle forse un po’ troppo tranchant, dove bisognerebbe decidere se salire su un bus o scendere repentinamente (???!!!!), siano state solo frutto della foga del discorso o dall’emozione trasmessa dalla folta platea.
Ci piace chiudere questa piccola polemica con una frase di un’italiano conosciuto in tutto il mondo proprio per l’eleganza del suo eloquio e che lasciamo a coloro che si apprestano giudicare e poi decidere del nostro futuro:
“E’ proprio dove men si sa, che più si sospetta”
Niccolò Machiavelli
PNC RR.SS.AA. Gruppo Alitalia
FILT CGIL – FIT CISL –UILT-UGLTRASPORTOAERO