Abbiamo appreso che in questi giorni Alitalia sta chiamando con criteri arbitrari e unilaterali alcuni colleghi comunicando loro un periodo di missione presso la nuova base di Palermo con effetto 1 Aprile 2014.
La decisione di aprire una nuova base, per la sua importanza e soprattutto per l’impatto che essa produce sui lavoratori che ne dovranno essere il fulcro, in un clima di normali relazioni industriali, riteniamo dovrebbe essere quantomeno condivisa con le rappresentanze dei lavoratori.
Purtroppo però questo pare essere un concetto che la dirigenza Alitalia tenti continuamente di ignorare e che porta di conseguenza le OO.SS. scriventi ad attivare tutti gli strumenti che la legge ci consente, per ricondurre la vertenza all’interno delle consuetudini previste.
Il primo di questi strumenti è stato l’attivazione di una procedura di raffreddamento.
Nel merito ci preme evidenziare come, quest’autonoma interpretazione Aziendale è fuori anche da qualsiasi logica di anzianità che per noi, NON PUO’ CHE ESSERE QUELLO DELLA JUNIORITY, e di certo non può essere il criterio della base d’appartenenza quello che regola il criterio dei distacchi.
Inoltre come OO.SS. in un momento di estrema crisi e di pesanti piani di ristrutturazione che impongono sacrifici soprattutto ai lavoratori, abbiamo anche l’obbligo di interrogarci sull’opportunità/convenienza di aprire una nuova base, applicando l’indiscutibile costoso criterio della “missione”.
Siamo proprio sicuri che le spese che Alitalia dovrà affrontare applicando tutto quanto previsto dalle norme sulla “missione” non siano più onerose di quelle sostenute dal costo dei normali avvicendamenti operati dagli equipaggi delle altre basi?
Non vorremmo infatti per l’ennesima volta ritrovarci a pagare con le nostre buste paga, le decisioni e gli errori (orrori) dell’ennesimo manager di turno.
Segreterie RR.SS.AA.
Personale Navigante PNC Gruppo Alitalia CAI
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