Gentili COLLEGHI,
si è da poco concluso il programmato incontro tra New Livingston e Organizzazioni Sindacali.
All’incontro ha partecipato il Commissario liquidatorio, dott. Tessera, nominato dal Tribunale di Busto Arsizio il 19 marzo s.v.
L’incontro si è tenuto su convocazione aziendale, ed aveva lo scopo di approfondire lo status quo relativo alla concessione degli ammortizzatori sociali, richiesti con procedura ministeriale ormai nel lontano 30 ottobre 2014, e della situazione relativa ai versamenti contributivi, necessari all’intervento dell’FSTA, per i quali, solo pochi giorni fa, era intervenuta l’INPS comunicando un’istanza di reizione per asserite irregolarità nei versamenti.
Con piacere, abbiano preso atto dell’intervento alla riunione, originariamente prevista per le sole parti sociali ed aziendali, di tutti i dipendenti spontaneamente convenuti.
Dopo l’intervento di apertura dell’azienda, e dopo un giro di tavolo sindacale teso a porre l’accento sul comportamento assolutamente inaccettabile messo in atto dalla stessa azienda, si è entrati nello specifico tecnico delle problematiche.
Per brevità e chiarezza riteniamo opportuno dividere le problematiche in due tronconi principali:
- il primo è quello legato alla concessione della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, richiesta il 30 ottobre 2014.
- il secondo è quello relativo all’intervento dell’FSTA, che agisce nell’integrazione salariale fino al raggiungimento del 80% della retribuzione lorda.
Per ciò che concerne il primo punto, la grossa novità che è intercorsa dopo la sigla dell’accordo tra le parti del 30 ottobre 2014 presso il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, è il pronunciamento del Tribunale di Busto Arsizio, che ha sancito il carattere liquidatorio del concordato.
La novità è fondamentale ed impatta in modo dirimente sulla procedura di concessione CIGS.
Le parti si sono trovate d’accordo sulla necessità che la causale di richiesta dell’ammortizzatore sociale muti, passando dall’originario art.1 per “concordato in continuità” (iniziale prospettiva aziendale), all’attuale art. 3 (in linea col pronunciamento del tribunale) per concordato liquidatorio.
Ad onor del vero, allo stesso scopo, la scrivente organizzazione, aveva già richiesto un incontro al Ministero preposto, ricevendo in risposta immediata convocazione, prevista per il 16 p.v.
Si è ritenuto però che fosse necessario ed utile integrare questo intervento, con l’immediata attivazione aziendale.
In data odierna, New Livingston ha inviato una richiesta di convocazione al Ministero del Lavoro, per “l’espletamento di un esame congiunto” volto al cambio di causale della procedura e ad imprimere un’accelerazione nella concessione dell’ammortizzatore sociale.
Il problema che si pone sul tavolo è molto serio.
Dovrà essere chiarito in sede di Ministero, se la procedura CIGS, qualora venga accettata, debba decorrere dalla data della procedura originaria (il 30/10/2014), oppure dalla data del pronunciamento del tribunale (il 19/03/2015).
La differenza tra le due date è enorme.
Se, infatti, prevalesse la seconda ipotesi, tutte le somme dovute dall’azienda nella data che decorre dal 30/10/2014 al 19/03/2015 sarebbero da considerarsi somme in prededuzione, andando ad incidere, e potenzialmente ad inficiare, la procedura concorsuale in corso, soggetta ad omologa con riunione convocata per il 21 settembre 2015.
Rispetto alla CIGS un’ulteriore riflessione è necessaria.
Risulta incredibile quanto sia successo.
E’ davvero esecrabile che l’azienda, nonostante le costanti pressioni delle parti sociali, abbia non soltanto lasciato passare un tempo davvero ingiustificabile, ma sembrerebbe non abbia nemmeno formalizzato una semplice e banale richiesta al Ministero, come quella inoltrata in data odierna (e già fatta nel frattempo dalle OOSS).
Secondo punto fondamentale della riunione. L’intervento del FSTA.
L’INPS ha comunicato la reizione della domanda d’intervento.
Le parti sociali hanno preso visione, per la prima volta in data odierna, delle motivazioni.
Risultano non assolti in versamenti contributivi relativi al periodo ottobre/novembre/dicembre 2014.
La reizione, ci riferisce l’azienda, è relativa a cifre contributive complessive, non soltanto riferite allo specifico FSTA.
L’azienda si è detta disponibile a versare, se autorizzata, ottemperando alle procedure concorsuali previste, ai versamenti della quota parte contributiva FSTA.
Di certo, da diretta dichiarazione aziendale, non sarebbe in grado di fare fronte alla parte “extra FSTA”.
In questo senso lo scenario che si disegna è a tinte fosche.
Cosa succederà nell’immediato?
La prima cosa da attendere è la convocazione da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che avverrà nei prossimi giorni.
Vi ricordiamo che, una data possibile, potrebbe essere il 16 p.v. occupata con uno “slot” dalla richiesta di convocazione fatta giorni fa dalla scrivente Organizzazione Sindacale.
In quella sede, si provvederà a cambiare la causale della procedura CIGS e a “ridisegnare” lo scenario relativo agli ammortizzatori sociali.
Nella stessa sede sarà certamente affrontata nuovamente la questione “contributiva”.
E’ necessario, perché il Fondo Speciale del Trasporto Aereo intervenga, che l’azienda venga autorizzata a ripianare le mancanze.
A quel punto, occorrerà attendere le valutazione degli organi del Fondo stesso (che potrebbero comunque rigettare nuovamente la richiesta).
Nel frattempo, andrà avanti l’iter concorsuale.
Come detto, il Tribunale di Busto si è pronunciato il 19 marzo.
A decorrere da quella data il Commissario ha 45 giorni di tempo per comunicare a tutti i creditori la situazione. In questi giorni si sta procedendo alla ricostruzione anagrafica dei numerosi creditori.
Il 21 settembre poi, voteranno per la piena omologazione del concordato, i creditori non privilegiati.
La risposta definitiva arriverà entro la fine dell’anno.
Rispetto alle votazioni, pur sottolineando l’assoluta estraneità delle organizzazioni sindacali alle procedure concorsuali, sono opportune alcune precisazioni.
La prima riguarda le percentuali di liquidazione dei crediti privilegiati.
I dipendenti vengono liquidati in misura pari al 90% del credito.
I crediti previdenziali vengono liquidati in misura pari al 76,41% del totale.
I crediti dei dipendenti sono di natura privilegiata.
Ma essendo tutti i dipendenti liquidati al 90%, il restante 10% dei crediti (che è da considerarsi non privilegiato), da diritto di voto in sede di omologa del concordato.
Inutile nasconderlo. La situazione è davvero difficilissima. Usiamo un’espressione del Commissario che ha definito la vicenda “sul filo di un rasoio”.
Ciò nonostante, non dobbiamo mollare.
La Vostra presenza di oggi ci ha dato forza e ha dato visibilità alla vertenza.
Non molliamo.