Per alcuni mesi abbiamo affrontato il tema collegato agli effetti del Rehubbing, immaginando una vera e propria rivoluzione copernicana, pronta ad investire l’operativo aziendale.

L’operazione, ampiamente reclamizzata e portata alla nostra attenzione anche nelle occasioni d’incontro ufficiali con le Rappresentanze Sindacali, e da ultimo con una mail indirizzata a tutti i Lavoratori, avrebbe dovuto riportare l’aeroporto di Fiumicino come punto focale dell’attività aziendale e della rotazione degli aeromobili.

Come?

Principalmente riportando su FCO, in night stop, circa 25 a/m con tutte le principali attività collegate al sistema, effettuate su questo scalo.

L’operazione, attesa con grande interesse da tutti i naviganti, è stato l’oggetto del dibattito categoriale del Personale Navigante per molto tempo, considerando che la turnazione rappresenta per queste Categorie la qualità della vita professionale e quindi privata.

L’appuntamento fissato per il mese di novembre, mese in cui sarebbe stata attuata questa nuova filosofia industriale ci ha consegnato, secondo le nostre valutazioni, alcune significative variazioni nella rotazione del lungo raggio, con lo spostamento in avanti rispetto alle storiche programmazioni di alcuni voli per il nord America, lasciando sostanzialmente invariato il resto dell’attività di lungo.

Alcuni esempi: la 614 per Boston parte alle 15.20 in luogo delle 11.00, la 650 per Toronto parte alle 15.15 in luogo delle 10.45.

Per la restante attività, solo leggere variazioni di orario.

Ricordiamo che la scelta di ritardare la partenza di alcuni voli di lungo raggio, si basa sulla giusta riflessione di consentire al passeggero italiano proveniente dalle varie città italiane, di giungere in tempo su FCO per proseguire sull’intercontinentale.

Intercettare quindi maggiori flussi, con orari non consoni alle mutate necessità.

Sul tema turnazione medio raggio eravamo in attesa di maggiori incrementi di attività breve, tale, comunque, da giustificare l’ampio risalto dato all’iniziativa.

In realtà, la rotazione dell’Aeromobile A320 family ci consegna ad esempio su FCO, una fotografia di turnazione sostanzialmente simile a quella del mese precedente che ancora risentiva della classica e storica costruzione avvicendamenti.

Possiamo osservare una presenza di turni in giornata pari al 23% per la qualifica AVR2 e del 25% per la qualifica A1.

Il grosso della rotazione è su 3 giorni con una percentuale pari al 35% per gli AVR2 e il 30 % per gli A1.

I turni di 2 giorni sono pari al 26% per entrambe le qualifiche.

Rimangono ben presenti i turni di 4 giorni con il 12% per gli AVR2 e addirittura il 14% per gli AV e, a titolo di rappresentanza, perché “politicamente” non ci si può rinunciare, anche quelli di 5 giorni con rispettivamente 1% per gli AVR 2 e il 2%per gli AV.

Solo per confrontare questo dato con il mese di ottobre segnaliamo che i turni di un giorno erano pari al 20% per gli AVR2 e al 22% per gli A1 con una differenza di una percentuale del 3% comunque tale, da non giustificare il risalto dato all’operazione.

Non sappiamo se la costruzione degli avvicendamenti di ottobre verrà ulteriormente rivista nel mese di dicembre, ma immaginiamo che tale decisione sarà inserita nelle valutazioni che la nuova proprietà dovrà fare.

Come valutazione generale ripetiamo ancora una volta il nostro pensiero: positiva la decisione di riportare a FCO il fulcro delle operazioni generali, ovvero quelle della manutenzione, delle operazioni tecniche che sono effettuate durante il night stop a quelle della turnazione equipaggi.

Questa strada timidamente intrapresa dovrà tuttavia essere incrementata e valorizzata perché più coerente con l’esasperata ricerca del contenimento costi.

Alitalia sta attraversando nuovamente una crisi senza precedenti, affrontando ancora una volta la battaglia per la sopravvivenza.

Tutti, costantemente, operiamo per contribuire al risparmio e alla ricerca di sinergie.

Talvolta viene spontaneo domandarsi il perché di alcune contraddizioni, come nel caso di una scelta coraggiosa e ampiamente ponderata come quella del rehubbing, improvvisamente apparentemente ridotta ed impoverita di contenuti e significati.

Proseguiremo con un’attività di monitoraggio e controllo e vi terremo informati.