Nel mese di luglio dello scorso anno, la nostra Organizzazione Sindacale ha negoziato e siglato per la sezione contrattuale riferita ai Vettori, il CCNL delle categorie del PNT e PNC.
Con il Contratto Nazionale, ci siamo dotati, tra le altre e per la prima volta, di una soglia normativa e retributiva minima sotto la quale gli operatori che aderiscono a questo contratto, devono sottostare.
Il CCNL, rappresenta un fantastico primo passo in avanti, che non vogliamo sia ridotto e banalizzato da prassi amministrative aziendali (come quella della riduzione degli schedulati) che riteniamo non adeguate, le quali producono perdite economiche non indifferenti e che in quanto tali, intendiamo contrastare.
Senza entrare nel merito di tutte le eccezioni che potrebbero essere mosse su questo tema e che non possono essere tutti affrontate per economia di sintesi, la UGL ritiene di socializzare alcune brevi riflessioni.
All’atto della sigla del Contratto Nazionale di Lavoro, i costi del personale Navigante (costo del lavoro in generale) sono stati ben determinati e valorizzati dall’azienda.
Questi costi – all’interno dei quali vi sono anche le nostre retribuzioni – non possono e non devono essere ulteriormente intaccati da sofisticati interventi aziendali che alla fine producono ulteriori perdite a danno dei lavoratori.
In questo assunto vi è tutto il problema della riduzione degli schedulati.
I naviganti sono retribuiti in funzione delle ore di volo; queste ore fanno parte delle tratte che voliamo e sono predeterminate dall’azienda. E’ del tutto chiaro che se una tratta è schedulata 1,05 h. costerà molto di meno se la stessa viene ridotta e prevista in fase di pianificazione magari ad 1 h. e poco importa (all’azienda) se tale tratta, per innumerevoli casistiche, avrà subito un allungamento del tempo originariamente previsto.
Alitalia dichiara, nei tavoli di confronto, che la durata della tratta viene ridotta in funzione della media del volato, (preso in esame per un determinato precedente periodo), sulla stessa tratta e che nonostante tutto, nella complessità il personale navigante ha un X delta % a suo favore tra il programmato e l’effettuato.
Come UGL, al contrario abbiamo monitorato un’infinità di casi, dove lo schedulato non è stato sufficiente a causa delle numerose variabili come i venti contrari, i rullaggi sempre più articolati e lunghi, nonostante le manovre correttive sul Cost Index.
Sia chiaro: non stiamo rivendicando nulla; chiediamo semplicemente il rispetto della valorizzazione dei costi prefissati dal CCNL.
E’ quindi del tutto palese che se l’azienda costantemente procede alla rivisitazione/riduzione degli schedulati di molte tratte, di fatto sta intervenendo direttamente sulle nostre retribuzioni.
Questo modus operandi crea un meccanismo perverso al punto che l’imminente incremento contrattuale negoziato lo scorso luglio 2014 e che avremo in busta paga con la prossima retribuzione, rischia di essere vanificato.
Il personale Navigante ha dato ampia dimostrazione di maturità e disponibilità e solo per ricordare gli ultimi avvenimenti, ha partecipato direttamente e concretamente al salvataggio di Alitalia CAI in favore della predisposizione delle migliori condizioni per agevolare l’ingresso di SAI.
Come al solito, azioni scollegate dalla realtà rischiano di compromettere molto del lavoro che è stato fatto e noi non siamo intenzionati a fare da spettatori mentre qualcuno “rosicchia” dove possibile.
Soluzioni ve ne sono
Per tutte le riflessioni su esposte, crediamo che Alitalia, in attesa di un ritorno al concetto della retribuzione con la condizione di miglior favore per il navigante tra programmato ed effettuato, debba introdurre il concetto dello schedulato amministrativo, il quale, al netto di tutte le variazioni che sono apportate sulla durata della tratta, prevede una retribuzione costante e contemperante le giuste necessità dei lavoratori facendo riferimento agli schedulati dello scorso luglio, mese in cui è stato siglato il vigente CCNL.
La nostra Organizzazione Sindacale è in possesso di un’indicazione legale, un parere tecnico molto preciso: la variazione degli schedulati è una prassi che non va bene!
Roma 22 aprile 2015
Dipartimenti Nazionali PNT e PNC UGL Trasporto Aereo