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UMILIATI E OFFESI

Nei giorni scorsi tutti noi abbiamo ricevuto, attraverso mail aziendale, un importante aggiornamento sulle modalità di accesso alle classi superiori, per i viaggi di servizio.

 

Nella comunicazione sono riportate importanti variazioni concernenti la disciplina dei passaggi di classe, nel caso di spostamenti operati per ragioni di servizio, da Dirigenti, Quadri, Comandanti, Piloti, A/V R, e dipendenti di altri vettori.

 

Dobbiamo costatare, purtroppo, che tale aggiornamento non prevede alcuna possibilità di passaggio di classe solo e soltanto per una figura professionale, che proprio sugli aerei opera e lavora: l’ASSISTENTE DI VOLO.

 

Quella che noi riteniamo essere una colpevole e riprovevole omissione, si aggiunge ad un’altra casistica che già prevedeva l’esclusione degli Assistenti di Volo da opzioni di up grading: l’inspiegabile preclusione, cioè dalla possibilità di viaggiare in classe Magnifica, per motivi personali, attraverso il pagamento di un surplus (come previsto per altre figure aziendali).

 

Tali preclusioni, vecchie e nuove, mal si conciliano con l’annunciata inversione di tendenza nell’impostazione dei rapporti tra azienda e lavoratori.

Qual è il senso di volere mortificare ancora una volta, da parte aziendale, una categoria che tanto ha dato e tanto dà, in termini non solo di professionalità, ad un’azienda che si dimostra invece sorda ed insensibile ai sacrifici sostenuti?

 

E’ inutile organizzare costosi meeting, corsi di excellence trainer, spedire frotte di AV ad Abu Dhabi per farsi spiegare cosa? Che all’interno della stessa categoria di lavoratori debbano inevitabilmente esistere “patrizi e plebei” ? Inutile richiamare le OO.SS. a condividere “road map” di progetti per tentare un recupero della fiducia dei lavoratori, se poi il giorno dopo si ribattono gli stessi sentieri che hanno condannato questa Azienda e i suoi dipendenti ai fallimenti che conosciamo. Possibile che anche ciò che non solo non è un costo, ma che anzi è una vera e propria opportunità di guadagno per quest’Azienda, come quella di riempire “space available”, un posto in Magnifica previo pagamento, si debba trasformare pervicacemente e sfacciatamente come l’ennesimo schiaffo agli AV? Ci domandiamo veramente sconcertati, quale che sia realmente il fine di tutto ciò.

 

Una cosa sembra chiara: le cattive abitudini e l’impostazione imprenditoriale di chi prendeva decisioni nella vecchia azienda, persistono in questa “nuova realtà” aziendale, mortificando le aspettative di una categoria stanca e oramai provata.

 

 

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