Gentili colleghi,

la situazione di New Livingston è, come ben sapete, critica.

Nell’esercizio delle nostre prerogative abbiamo sempre operato responsabilmente, cercando di contemperare l’imprescindibile difesa dei diritti dei lavoratori con la necessità di esistenza dell’azienda stessa.

In quest’ultimo mese siamo nostro malgrado costretti a registrare un inspiegabile mutamento, nell’approccio aziendale, alle relazioni industriali.

Nonostante, infatti, sia non solo opportuno, ma anche obbligatorio a nostro parere garantire da parte aziendale un flusso d’informazioni continue e trasparenti, in un contesto di fattiva cooperazione con le OO/SS che rappresentano i lavoratori, in una situazione come quella attuale, l’azienda ha sostanzialmente “interrotto i ponti col mondo”.

Abbiamo richiesto, con decisione, diversi volte incontri per comprendere ed affrontare la situazione che si è creata.

Non abbiamo ricevuto alcuna risposta in merito.

Abbiamo pertanto aperto una serie di I fasi di raffreddamento.

Nell’ordine e per vostra opportuna conoscenza ecco i temi di tre differenti I fasi da noi aperte:

  1. Situazione aziendale;
  2. Formazione a Distanza;
  3.  programmazione nella turnazione di LUGLIO di roster che prevedono transiti equipaggio con tempistiche inferiori al minimo previsto da GB (situazione avvicendamenti Ryanair).

Oggi, inoltre, chiederemo un incontro ragguagli sulla situazione relativa ai voli da/per Tel Aviv.

Su questi argomenti vi terremo aggiornati, non appena avremo sviluppi.

 

Su altro argomento, cartina di tornasole dell’approccio aziendale, vi diciamo nel dettaglio.

Sapete, perché vi abbiamo aggiornato costantemente, che per la questione relativa ai versamenti contributivi FONDAEREO, dopo avere ricevuto vane rassicurazioni dall’azienda, abbiamo attivato la II fase della procedura di raffreddamento.

Bene, venerdì 11 luglio si sarebbe dovuta tenere, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, l’incontro relativo.

All’incontro, l’azienda, non si è semplicemente presentata.

Condanniamo questo comportamento con forza e decisione.

Non solo il momento, ma anche e soprattutto la professionalità dimostrata dagli assistenti di volo della New Livingston, richiederebbero, anzi imporrebbero all’azienda, un approccio rispettoso dei diritti di persone che di questa situazione sono vittime.

Non presentarsi ad una seconda fase presso il Ministero, è un atto grave. Quasi senza precedenti nella giovane storia di questa azienda.

Stiamo valutando ogni atto che la normativa ci consente per tutelarvi in ogni sede.

 

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